ENZO MARI

Published: October 27th, 2020

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ENZO MARI
LEA VERGINE

Published: October 27th, 2020

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CARLIN PETRINI

Published: April 26th, 2020


https://www.facebook.com/montemagno/videos/350967592529504/?sfnsn=scwspwa&d=w&vh=e&extid=KkcbXacAyIbRYmim

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CHIARA ALESSI
“Le caffettiere
dei miei bisnonni”
La fine delle icone del design italiano

Published: June 12th, 2018

“Le caffettiere dei miei bisnonni”
La fine delle icone del design italiano
Autore: Chiara Alessi
Editore: UTET (2018)

Che cosa definisce un’icona nel design? Quando nasce, e per mano di chi? Che differenza c’è tra icona e archetipo? E tra icona e tormentone? Si può prevedere che un oggetto diventerà un’icona? E come può un prodotto perdere il suo valore iconico?

Partendo dall’evocazione di una memoria intima, privata, l’autrice ripercorre le storie di due famiglie determinanti nell’evoluzione storica del design e delle sue icone. Chiara Alessi, infatti, è cresciuta circondata da oggetti di design, a pochi passi dalle fabbriche dei suoi bisnonni: Alfonso Bialetti, inventore della moka, e Giovanni Alessi Anghini, fondatore dell’omonima centenaria azienda di casalinghi. Amici, concorrenti e consuoceri, Bialetti e Alessi possono essere considerati i nonni delle icone, e forse, in un certo senso, anche i padri nobili di un’importante fetta della produzione di cultura materiale. Dopo di loro molti designerhanno arricchito la storia del disegno industriale di oggetti di culto: la Fiat 500 disegnata da Giacosa, la lampada Falkland di Munari, la libreria Carlton di Sottsass, lo spremiagrumi di Starck…
Se è facile rintracciare pezzi iconici nei cataloghi del passato, appare sempre più complesso individuarne alcuni tra la produzione contemporanea. Ma non siamo noi a non essere più in grado di progettare icone di design, ci dice Chiara Alessi. Attraverso un’attenta analisi, e allargando la questione all’ambito della moda e della musica, individua nei cambiamenti endemici del momento contemporaneo il nodo del problema: il cambio di paradigma che ci troviamo a vivere impone la ricerca di nuovi strumenti di lettura, più adeguati, capaci non solo di fornirci una nuova prospettiva sulla realtà ma, soprattutto, di aiutarci a comprenderla.


http://www.utetlibri.it/libri/le-caffettiere-dei-miei-bisnonni/

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THE GOLD BLANKET

Published: September 11th, 2017

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GIANMARIA TESTA

Published: March 30th, 2016

La bellezza esiste:
“Nel becco giallo arancio di un merlo
in un fiore qualunque
nell’orizzonte perduto e lontano del mare
la bellezza esiste
è un mistero svelato
un segreto evidente
la vita
la bellezza esiste e
non ha paura di niente
neanche di noi
la gente”

Gianmaria Testa

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ENZO MARI
MASSIMO MININI

Published: November 6th, 2015

Galleria Massimo Minini / Enzo Mari
“eliminare il superfluo per ritrovare l’essenziale”

http://www.galleriaminini.it/exhibitions/enzo-mari/

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ENZO MARI
Accademia di Brera

Published: June 16th, 2015

ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI BRERA
http://www.accademiadibrera.milano.it/it/enzo-mari-diploma-accademico-honoris-causa.html

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ENZO MARI
l’Imprenditore
Geodesign, Torino 2008 WDC, NABA

Published: June 12th, 2015

L’IMPRENDITORE

L’imprenditore è quella persona che realizza (inteso come categoria)
la ricchezza di una nazione.
Non è che gli altri non facciano nulla.
Però l’imprenditore è quella persona che definisce le condizioni, che indica la direzione.

Se gli imprenditori non sono capaci, allora la nazione si degrada.
Che è uno dei problemi dell’Italia contemporanea.
All’Italia mancano gli Adriano Olivetti, i Thonet, gli Henry Ford.

Pensiamo a Edison.
Uno che si pone il problema del grammofono e della riproduzione per tutti di un meccanismo in grado di riprodurre il suono.
O come lui affronta il problema dell’illuminazione, della lampadina.
Dal punto di vista scientifico il come funziona una lampadina era chiaro ed evidente.
Ancora nessuno era in grado di capire il “come” farlo diventare prodotto.

L’imprenditore è una persona che fa, prova, sbaglia, riprova.

Nella nostra casetta posizionata su una strada del quartiere San Salvario noi vogliamo un piccolo Edison.
Una persona che prova e riprova arrivando a scoprire qualcosa.

Da queso punto di vista, il nostro imprenditore è in primo luogo un ideatore.
Henry Ford in primo luogo è un designer.
Michael Thonet è un designer.
Adriano Olivetti è un designer.

La vera domanda è: “come si fa a dare avvio alla ricchezza?”

Questo monumento è uno stimolo a fare si che alcuni giovani si presentino con delle ideee.
Questo progetto deve dare l’avvio.
Dobbiamo andare a proporre al Sindaco questa idea, fargli vedere, dimostrare che anche i giovani hanno delle idee imprenditoriali, che sono progettisti, che sono in grado di produrre imprenditorialità e dunque ricchezza.

Dobbiamo fare ancora un secondo sforzo.
Immaginarci anche degli esempi imprenditoriali su cui questi giovani potrebbero lavorare.
Con cautela potremmo anche dire che grazie a un progetto come questo si potrebbe mettere in discussione il sistema capitalista.
Ma non è questo il suo aspetto centrale.

Ho bisogno di … / Come … / Perchè …

Io voglio un progetto dove si debba partire dal ” bisogno di … ” , ” ho bisogno di … ” ,
il ” perchè ” … sottende la COMUNICAZIONE, il rapporto tra prassi e teoria.

” HO BISOGNO DI ”
” COME ”
” PERCHE’ ”
I tre passaggi alla base di qualsiasi progetto.

Enzo Mari (Milano, Maggio 2008)

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