Pio Manzù
Pio Manzù

BIOGRAFIA.
PIO MANZU’ (1939-1969)
Nasce a Milano nel 1939, figlio del grande scultore Giacomo Manzù.
Conseguita la maturità classica, nel 1959, inizia gli studi di industrial design alla Hochschule für Gestaltung di Ulm.

È il primo italiano a laurearsi ad ULM in Industrial Design alla “Hochschule für Gestaltung”, con una tesi sul “trattore sicuro”: lo studio di un trattore che tenga conto dell’uomo, delle sue esigenze e della sua sicurezza. Nasce così la centina di protezione, come nelle auto da corsa sopra la testa del pilota.


“CRONOTIME” orologio da tavolo (prod. ALESSI)
collezione permanente del MOMA-Museo d’Arte Moderna di New York (USA)

A partire dal 1967 è consulente alla FIAT, fino ad allora poco permeabile a contributi culturali esterni, chiamato da Dante Giacosa che da subito gli da la fiducia necessaria per progettare liberamente e sperimentare.
Per la casa automobilistica torinese, realizza il City Taxi e l’Autobianchi Coupé, entrambe esposte al Salone dell’automobile di Torino.


“PARENTESI” design A.Castiglioni da un’idea di Pio Manzù (prod. FLOS)


“PARENTESI” Studio lampada (prod. FLOS) design A. Castiglioni.

Al design per l’automobile – di cui l’esempio più significativo, messo in produzione, resta la Fiat 127 prima versione e la ricerca più interessante il prototipo di un taxi da città, City Taxi, in collaborazione con il Centro Stile Fiat – Pio Manzù ha affiancato anche interventi di product e industrial design tra questi il più significativo la lampada “PARENTESI” per la FLOS, frutto della collaborazione con l’architetto Achille Castiglioni, il “Portaoggetti da scrivania” per la KARTELL ed il primo orologio a transistor italiano “CRONOTIME”, per la Ritz Italora oggi prodotto da ALESSI ed esposto nella Collezione permanente del MOMA- Museo d’Arte Moderna di New York.


“PORTA OGGETTI” da scrivania (prod. KARTELL)

Nel rigore progettuale di Pio Manzù risiede il superamento della problematica formale e l’apertura verso la problematica ergonomica.
In ambito motoristico per la mobitità il rapporto uomo-macchina e tutte le componenti psico-fisiche ad esso correlate.
Le vetture di Pio Manzù non risolvono solo i requisiti di funzionalità dei propri componenti ma allargano la riflessione alle questioni del traffico, della circolazione, delle quali, secondo Pio Manzù, il designer non può non tenere conto.


STUDIO PER VEICOLO URBANO – Industrie Piaggio, Pontedera (Italia)

In poco tempo e con poche risorse, realizzò molti progetti e si fece conoscere a livello internazionale. Lo si considerava già una promessa del design mondiale a trent’anni non ancora compiuti quando morì tragicamente in un incidente d’auto.
Non solo designer, Pio Manzù si è inoltre servito del mezzo fotografico quale strumento di ricerca e di studio.

ELECTA editore – Catalogo monografia opera completa di Pio Manzù

GIACOMO MANZONI (1965)

Figlio del progettista e designer Pio Manzù è promotore culturale ed imprenditore, instancabile organizzatore di iniziative di qualità volte alla diffusione, divulgazione e conoscenza e del lavoro e del pensiero del padre.
E’ stato l’organizzatore e curatore di mostre ed esposizioni in prestigiose sedi museali in Italia ed all’estero.
Ha curato la realizzazione di prestigiose pubblicazioni ed una pregiata monografia con testi critici e contributi inediti sul lavoro paterno.
E’ il curatore dell’Archivio Pio Manzù e divulgatore dell’opera del padre come progettista nel settore automotive, del car-design, come designer industriale e come fotografo.

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